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CATANZARO – Lutto nel giornalismo “locale”, non c’è più Raffaele Ranieri

Raffaele Ranieri [1]

Raffaele Ranieri

Raffale Ranieri è stato uomo di elevata erudizione, tanto che nel 1997 gli venne conferito il Premio alla Cultura dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Noi preferiamo ricordarlo come grande giornalista. Grande uomo. Persona garbata, modesta, umile, disponibile e, soprattutto, “dispensatrice di consigli”

di f.p. 

CATANZARO  – 9 AGOSTO 2014 – Era uno dei decani dei giornalisti di “provincia”. All’Albo, infatti, si era iscritto nel lontano 1966. Tredici anni dopo aver cominciato la sua storica corrispondenza per la “Gazzetta del Sud” da Satriano. A quel tempo Raffaele Ranieri aveva sedici anni. Se n’è andato giovedì mattina presto all’ospedale  Pugliese – Ciaccio di Catanzaro. Tre giorni prima di spegnere 77 candeline. 

L”aria del “veterano saccente”, però, Raffaele non l’ha avuta mai con nessuno. Anzi, il suo porgersi è stato sempre e solo cordialità, garbo e consigli. Quelli sì. Li ha dispensati anche a noi nelle poche volte in cui abbiamo avuto la fortuna di incontrarlo. Raffaele era uno che ti metteva subito a tuo agio. Lo avvertivi sin dalla prima locuzione che profferiva. 

Interloquimmo con lui per la prima volta al telefono. Era come se ci parlassimo da una vita. Quando, poi, a Satriano, dove andammo per confezionare un servizio in occasione dell’intitolazione della rotatoria al brigadiere dei carabinieri Renato Lio, lo conoscemmo personalmente, Raffaele in quelle poche ore che lo abbiamo avuto accanto svelò tutto il suo modo di essere. Uomo di elevata erudizione, tanto che nel 1997 gli venne conferito il Premio alla Cultura dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Grande giornalista. Grande uomo. Persona garbata, modesta, umile, disponibile e, soprattutto, “dispensatrice di consigli”.

Anche se da qualche decennio si era trasferito a Catanzaro, era rimasto intimamente rimasto legato alla “sua” Satriano, paese di origine, di cui per anni ha raccontato “vita e miracoli” e a cui recentemente ha dedicato il libro “Satriano”. 

Laureato in giurisprudenza, Raffaele fino al 2004 è stato dirigente all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.  Alla fine degli anni ’80 ha pure ricoperto l’incarico di giudice di sorveglianza al carcere di Trani.

Raffaele, inoltre, ha diretto l’emittente televisiva locale “Tele Cecinia”, il periodico in vernacolo catanzarese “U Vanderi” e i periodici “L’Eco di Mongiana” e “L’Eco di Simbario” oltre ad avere ricoperto il ruolo di caposervizio alla rivista “Alè catanzaro”. 

Ti siamo vicini Raffaele. Siamo vicini alla tua famiglia e ai tuoi figli Roberta e Cesare. “Lassù”  ti aspetta l’amata consorte. Domani festeggerete il tuo settantasettesimo compleanno. 

Auguri Raffaele.