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CATANZARO – ELEZIONE MONSIGNOR BERTOLONE, MANNO: «GRANDE SEGNO DI SPERANZA»

Il presidente del consorzio di bonifica Ionio Catanzarese Grazioso Manno esprime soddisfazione per l’elezione di monsignor Vincenzo Bertolone a presidente della Conferenza Episcopale Calabra

di Franco POLITO

CATANZARO –  4 SETTEMBRE 2015 – E’ sempre stato uomo “religioso”. In tutti i sensi. Ma anche se non lo fosse stato si sarebbe ugualmente lasciato andare a quanto detto. Le sue parole, un concentrato di aspettative spirituali e sociali  per il  mondo che sarà, lo testimoniano.

«L’elezione di mons. Vincenzo Bertolone a Presidente della Conferenza Episcopale Calabrese, è un grande segno di speranza e deve aprire sempre di più le nostre comunità e i luoghi di impegno verso un mondo solidale, aperto, coraggioso, verso un presente ed un futuro che dobbiamo costruire insieme perché solo in questo modo le forze si moltiplicano».

Grazioso Manno Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese saluta così il “servizio” alla Chiesa e alla Calabria che l’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace svolgerà nei prossimi anni.

«La nomina, ha suscitato in me – continua – una profonda emozione perché del “mio” Vescovo ho sempre ammirato la voglia di fare, i continui stimoli e piste pastorali e di testimonianza offerte, la fede semplice e l’amore per le  persone, specialmente quelle più vulnerabili e indifese. Sono molto grato a mons. Bertolone, per le diverse occasioni di crescita offerte al Consorzio di Bonifica, ed in particolare il protocollo d’intesa (caso unico in Italia) che ha segnato un punto alto di collaborazione con la Chiesa diocesana, instillando una cooperazione fattiva per la cura e salvaguardia del creato sempre più da considerare bene comune».

«L’elezione del Vescovo Vincenzo – conclude Manno –  alla vigilia del 22esimo anniversario dell’uccisione di don Pino Puglisi, di cui è stato postulatore nella causa di beatificazione, è un ulteriore “segno dei tempi” che indica già il programma della sua azione e il suo stile che deve essere anche il nostro».