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CASA DELLA SALUTE DI CHIARAVALLE CENTRALE, NERI: «SIAMO AL CAPOLINEA»

La reazione della consigliera comunale di opposizione dopo la notizia dell’eventuale chiusura definitiva del pronto intervento

di Fra. POL.  

CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) –  17 LUGLIO 2020 – «Se non fosse così tremendamente vero potrebbe sembrare una fake news. Come si può decidere e dunque ordinare di depotenziare fino a portare alla eventuale chiusura definitiva un servizio fondamentale per la vita umana come il Pronto intervento? Veramente non ci sono più parole. Davvero siamo arrivati al capolinea».

Lo afferma la consigliera comunale del Pd Emanuela Neri.

Che aggiunge: «Nei giorni in cui questa lungimirante decisione stava per essere presa,è bastata una semplice chiacchierata con chi opera quotidianamente nel reparto di emergenza – urgenza della casa della salute di Chiaravalle Centrale le per capire quanto sbagliata può essere questa decisione e quanto male può arrecare ad un territorio che è stato maltrattato e privato di tutto.

Semplicemente ascoltando chi da questo servizio si sente ancora un po’ protetto e tutelato, ossia i cittadini, si può comprendere l’errore che si sta commettendo.

Le persone e voglio utilizzare proprio il temine persone, non voglio definirli ne utenti, ne numeri ma persone, si stanno sentendo nuovamente abbandonate da chi dovrebbe tutelarli e difenderli.

Oltre 30 anni di abbandono completo, di decisioni incomprensibili che hanno portato a chiusure di ospedali, a riorganizzazione di servizi, che spesso, hanno avuto come epilogo la soppressione totale. Senza la salvaguardia dei livelli minimi di assistenza, dunque senza il rispetto del diritto sancito dall’articolo 32 della costituzione che voglio ricordare a me stessa: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”».

Neri insiste: «La politica non può girarsi dall’altra parte perché la politica ha la responsabilità piena delle scelte. L’azienda sanitaria, è vero, è un’azienda ma non può e non deve essere gestita come tale. La politica deve ritornare a svolgere la funzione più nobile per la quale è nata. Secondo Aristotele la “politica” è l’arte di amministrare la “polis” per il bene di tutti.

 Allora io mi chiedo nel prendere queste decisioni si sta facendo il bene di tutti? Lasciando un intero territorio senza un minimo di soccorso sanitario significa fare il bene di tutti?

Quando un cittadino subirà gli effetti di queste decisioni, perché non verrà prontamente assistito, chi risponderà? Il progetto casa della salute che fine ha fatto? Sono domande purtroppo che spesso ci siamo posti ma che da sempre non trovano risposta».

L’esponente del Pd crede che «sia arrivato il momento di ritornare all’ascolto dei territori. Con il consigliere regionale Notarangelo siamo stati in stretto contatto in questi giorni e abbiamo provato a capire fino in fondo quali potrebbero essere le conseguenze che da questa riduzione e dall’eventuale chiusura definitivapotrebbero verificarsi.

Da Chiaravalle il messaggio non è dei migliori e va ad unirsi ad una già catastrofica situazione a livello regionale».

Poi conclude: «Ci auspichiamo che chi ha il dovere intervenga subito non solo per ripristinare la totalità del servizio ma anche di potenziare sia l’emergenza – urgenza che l’intera struttura di Chiaravalle che serve un grosso bacino di cittadini che non possono più essere abbandonati».