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CASA DELLA SALUTE, CHIARAVALLE CENTRALE PREPARA LE BARRICATE

Il sindaco: “Pronti a scendere in piazza”. L’ennesimo blocco del progetto riaccende la polemica: il Governo risolva il problema della gara d’appalto o sarà protesta forte

di REDAZIONE  

CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) –  14 GIUGNO 2019 –   Nello scontro tra Governo e Regione su chi deve guidare la sanità calabrese, chi rischia di raccogliere i cocci è Chiaravalle Centrale.

E’ questo il senso della missiva che il sindaco Mimmo Donato sta scrivendo in queste ore al presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte. La vicenda, ormai, è nota. Dopo tante lotte (e persino uno sciopero della fame) si era finalmente sbloccato l’iter di riconversione dell’ex ospedale “San Biagio” di Chiaravalle in Casa della Salute.

Un vecchio presidio, di fatto, chiuso all’epoca della legislatura regionale guidata dal presidente Scopelliti ma destinato, comunque, a trasformarsi in un polo d’eccellenza per l’assistenza e la cura a livello territoriale. Il primo intoppo, qualche anno fa, con la “scoperta” della vulnerabilità sismica dell’edificio.

Da qui la decisione, presa di concerto da Comune, Asp e Regione, di procedere alla realizzazione di una struttura ex novo, a pochi metri da quella tutt’ora in servizio e “condannata” alla demolizione.

Spesa complessiva intorno agli 8 milioni di euro, già pronti e disponibili per l’uso. Esaurita una lunga serie di lungaggini e pastoie di varia natura, si era arrivati al bando di gara per far partire i lavori.

Ci ha pensato il Decreto Calabria recentemente varato dal Governo a sancire l’ennesimo, brusco stop al progetto. Per gli appalti è stato, infatti, previsto un iter complicatissimo, estromettendo la Stazione unica regionale e rinviando a convenzioni con altri enti. In pratica, prima di far partire la gara, passeranno tempi al momento non quantificabili.

“Il che rischia di far saltare tutto” la denuncia del sindaco di Chiaravalle Centrale, pronto a tornare in piazza con la popolazione al seguito per rivendicare i propri diritti. “L’amarezza è tanta” sottolinea il primo cittadino, rivolgendosi al premier Conte.

“Il Governo adesso risolva il problema, o alzeremo le barricate” il monito di Donato che non ha alcuna intenzione di mollare proprio ora che il traguardo è vicino.