Ha tratto tutte le suggestioni da portare con sé e il bagaglio di emozioni e immagini da trasferire nei testi delle sue canzoni che risentono inevitabilmente degli anni trascorsi nel suo paese d’origine
di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud, 5 aprile 2023)
VALLEFIORITA (CZ) – 11 APRILE 2023 – “Carta straccia” è una preghiera laica per la redenzione dell’uomo dalla sua meschinità.
“Carta straccia” è il primo singolo del cantautore Claudio Laugelli, in arte Claus Laugelli, originario di Vallefiorita, cantante e chitarrista di estrazione rock.
Il brano, disponibile da qualche giorno su tutte le piattaforme, nasce grazie alla collaborazione con l’eclettico artista e produttore Joe Santelli che, con i suoi arrangiamenti, è riuscito ad attribuire al brano chiare sonorità d’oltreoceano, in grado di valorizzare la voce calda e graffiante di Claus.
Un risultato raggiunto anche grazie alla possibilità di registrare in analogico nello studio di registrazione delle “Officine 33 Giri” di Cosenza.
Dopo una vita trascorsa tra Milano, Roma e la Svizzera, Claus si è stabilito, infatti, a Cosenza per amore.
Studia canto e chitarra acustica ed elettrica da sempre, e dopo il suo rientro in Italia ha iniziato l’attività artistica dapprima come cantante e chitarrista ritmico della rock band “The Heartshine”, per poi intraprendere l’attività da solista dedicandosi a brani di propria scrittura.
Al conservatorio “Tchaikovsky” di Nocera Terinese ha proseguito l’approfondimento del canto rock-pop; è stato finalista del premio “Eleonora Lavore 2022” con un proprio brano inedito e ha partecipato a numerosi festival e concorsi, tra cui “l’Arcavacata festival 2022”, classificandosi terzo con una cover acustica di Lucio Battisti.
Negli ultimi anni ha approfondito la tecnica vocale studiando attivamente il metodo Estill.
Per la sua formazione musicale, centrali sono stati gli anni dell’adolescenza vissuta a Vallefiorita nei primi anni Novanta.
Erano gli anni delle grandi rock band, dei Nirvana con le loro canzoni-manifesto della generazione X, quando i ragazzi di provincia, nei pomeriggi trascorsi sulle panchine della “Villa” o ritrovandosi a suonare insieme nella case di campagna nella zona conosciuta come “Chiusedhi”, sognavano i grandi palchi del Lollapalooza e di Glanstonbury e si scambiavano le mitiche fanzine, organizzandosi per ascoltare l’ultimo cd dei Guns N’ Roses o dei Timoria.
Dalle amicizie nate sui banchi di scuola o per le strade, dalle partite di calcio giocate sull’asfalto del quartiere Sarvo o al campo sportivo di Vallefiorita e dalle mille storie di giovani e meno giovani partiti per altre regioni d’Italia o per l’estero alla ricerca del proprio posto nel mondo, Claus ha tratto tutte le suggestioni da portare con sé e il bagaglio di emozioni e immagini da trasferire nei testi delle sue canzoni che risentono inevitabilmente degli anni trascorsi nel suo paese d’origine.