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CARBURANTI NEL MIRINO DELLA MAFIA, ARRESTI ANCHE IN CALABRIA

Eseguite 45 misure cautelari e 71 denunciati

di REDAZIONE 

PRESERRE (CZ) –  12 APRILE 2021 –  Dalle prime ore di questa mattina Carabinieri e Guardia di finanza stanno eseguendo misure cautelari nei confronti di 45 persone nelle province di Salerno, Brescia, Napoli, Caserta, Cosenza e Taranto: le accuse sono associazione per delinquere con l’aggravante del metodo mafioso finalizzata alle frodi in materia d’accise e iva sugli olii minerali, intestazione fittizia di beni e società, e truffa ai danni dello Stato.

I carabinieri del Comando provinciale di Salerno e i militari della Gdf di Salerno e Taranto stanno conducendo in tal senso un’operazione coordinata dalle direzioni distrettuali Antimafia di Potenza e Lecce ed eseguendo due ordinanze applicative di misure cautelari personali e reali emesse dai rispettivi gip.

Altre 71 inoltre le persone denunciate a piede libero nell’ambito delle stesse indagini. Le attività investigative hanno dato modo di accertare l’infiltrazione del clan dei Casalesi e del clan Cicala nel lucroso mercato degli idrocarburi nei territori del Vallo di Diano (Salerno) e del Tarantino.

 I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa tenuta dal procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, dai procuratori distrettuali antimafia di Potenza e Lecce, dal comandante provinciale dei Carabinieri di Salerno e dai comandanti provinciali della Guardia di finanza di Salerno e Taranto alle ore 11 presso il Palazzo di Giustizia di Potenza.