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BUNGALOW DA INSTALLARE SULLA SPIAGGIA, IL SINDACO DI SQUILLACE SCRIVE A GRATTERI

Muccari chiede che venga scongiurata la collacoazione. “In caso di diniego mia richiesta pronto a dimettermi”

di Fra. POL.

SQUILLACE (CZ) –  18 GIUGNO 2021 –  «Nella giornata di ieri (giovedì, 17 giugno) allertavo alcuni di voi in merito alla presenza sul lungomare Ulisse di Squillace Lido di due bungalow prefabbricati posizionati temporaneamente sul marciapiedi antistante il Lido “Ulisse”».

Comincia così la “sollecitazione”  che il sindaco di Squillace Pasquale Muccari ha inviato al procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, al prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta, al questore del capoluogo Mario FInocchiaro, al comandante della Guardia Costiera di Soverato Augusto Cipollone, al comandante dei carabinieri di Squillace Gianluca Cavallotti, all’ufficio di polizia locale e all’ufficio tecnico comunale.

«Apprendevo – si legge ancora nella missiva  –  che le suddette unità abitative avrebbero dovuto essere poste sulla spiaggia in esecuzione di un progetto risalente al 2007 presentato dal sig. Francesco Paonessa, titolare della concessione relativa al suddetto Lido “Ulisse”.

Anche da un preliminare esame della documentazione in atti, però, emerge che i citati bungalow sono difformi rispetto a quanto previsto nel suddetto progetto (laddove sono assentiti semplici bagni e cabine mentre nella realtà si tratta di vere e proprie unità abitative peraltro con prospetto diverso rispetto a quello originariamente previsto) ed inoltre manca nelle recenti comunicazioni a firma di Francesco Paonessa l’indicazione della ditta che dovrebbe eseguire i lavori».

Muccari sottolinea ancora: «Ad ogni modo, ritengo, che l’esecuzione di una simile opera non risponda più all’attuale interesse della collettività e , anzi, sarebbe di marcato negativo impatto ambientale».

Il sindaco, nel concludere, invita i destinatari del suo scritto «a voler scongiurare l’esecuzione della suddetta opera per i motivi sopra esposti e preannuncio sin d’ora le mie dimissioni nella denegata ipotesi in cui la mia presente sollecitazione non dovesse trovare accoglimento poiché sono fermamente convinto che la tutela dell’interesse pubblico, nella specie attinente al corretto governo del territorio, al rispetto dell’ambiente e alla salvaguardia della saluta, debba sempre prevalere sulle istanza particolaristiche concernenti l’iniziativa privata».