- PreSerre e Dintorni - https://www.preserreedintorni.it -

BORGIA (CZ) – TORNA “A SCUOLA (NON) SI PARLA!”

Seconda edizione dell’iniziativa promossa dall’Istituto “Sabatini”

di REDAZIONE 

BORGIA (CZ) – 29 MARZO 2016 –  Dopo la straordinaria edizione dell’anno scorso, quando tutte le scuole dell’Istituto Sabatini si sono trasformate per tre giorni in laboratori di creatività didattica aperti a docenti, alunni, genitori, studenti universitari, allievi dell’accademia di belle arti, riscuotendo il successo e la curiosità in tutti i media nazionali, torna quest’anno “A scuola non si parla!”.

La seconda edizione si presenta in una veste meno “scoppiettante” e più costruttiva, nelle intenzioni della dirigente Marialuisa Lagani di rendere operativo e condivisibile tutto ciò che si è tentato di costruire e progettare negli ultimi anni, in termini di innovazione didattica e di sperimentazione. E lo fa a partire dalla presentazione di una nuova rete di scuole, Agorà, nella più che opportuna cornice del Parco Archeologico di Scolacium.

La rete di scuole, che parte con l’adesione del Liceo Classico Galluppi, del Liceo Fermi e degli Istituti Comprensivi di Davoli e Locri, intende riprendere e allargare l’esperienza ormai “storica” della rete di scuole Magna Graecia, che è stata capace di creare in Calabria il primo modello di rete regionale. Con Agorà, l’Istituto Comprensivo di Borgia intende mettere insieme e promuovere in maniera integrata, le due grandi vocazioni che negli anni hanno fatto del Sabatini un modello e un punto di riferimento: il laboratorio di archeologia e la filosofia con i bambini. Per il primo, già da anni una particolare attenzione alla valorizzazione del sito di Scolacium ha reso possibile la localizzazione di tante innovative attività didattiche, incontri con autori, letture, rappresentazioni, e ha dato vita ad una guida a fumetti fatta dai ragazzi per i ragazzi e le famiglie.

Un lavoro che si arricchisce ora, grazie al lavoro condotto dalla prof.ssa Luna Renda e alla collaborazione della Sovrintendenza e del Mibact di una guida “ludica” al museo, venendo a colmare un vuoto clamoroso che ancora nessuno aveva provato a sfidare.  Ma il termine Agorà evoca immediatamente, accanto al richiamo archeologico, quello filosofico: si tratta del luogo di origine della filosofia come dialogo pubblico, paideia, confronto autenticamente “politico”. Tutto ciò che negli ultimi anni il Sabatini di Borgia sta proponendo a livello nazionale con i laboratori di filosofia dialogica, che hanno interessato i bambini e i ragazzi di tutti i plessi e che sono stati “esportati” e sperimentati in molte altre scuole della regione. Insieme con l’associazione Amica Sofia dell’Università di Perugia e con l’Oscom della Federico II di Napoli, questo modello viene ora proposto come collante operativo per una rete di scuole che nasce già con una chiara vocazione nazionale, con riferimenti già attivi in molte regioni di Italia.

La prof.ssa Carla Guetti, del nucleo operativo del Miur, responsabile degli ordinamenti per quanto riguarda la filosofia, sarà ospite a Scolacium proprio per lanciare tale ambizioso progetto. Insieme a lei, l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione Federica Roccisano, e in rappresentanza degli atenei calabresi il prof. Roberto Bondì (Unical) e il prof. Tullio Barni (Università Magna Graecia). Concluderà il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Diego Bouchè, che era stato il primo a suggerire la proposizione di una rete di scuole per la filosofia.

A seguire, nel pomeriggio di venerdì e nella mattinata di sabato, nuovi laboratori di formazione per i docenti, che proporranno strategie didattiche innovative, a partire dalla filosofia dialogica, attraverso i linguaggi del teatro, della “grammatica della fantasia” di Gianni Rodari, della psicologia delle relazioni interpersonali. Nuove proposte che si aggiungono a quelle che da anni la scuola di Borgia ha voluto proporre per rendere più dinamica e interattiva la formazione dei docenti, tema quanto mai attuale.

Perché se c’è ancora qualcuno che immagina la scuola quale luogo dove “non si parla”, deve essere nostro primo impegno quello di aprire la strada ad una scuola come luogo dell’ascolto e del dialogo, quale unica vera strada per la costruzione di una cittadinanza attiva e consapevole.