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AUTOBOMBA LIMBADI, FERMATE SEI PERSONE

Sono vicini di casa della vittima, esponenti clan Mancuso

di REDAZIONE 

LIMBADI (VV) –  25 GIUGNO 2018 –  E’ in corso dalle prime luci dell’alba a Limbadi, nel Vibonese, un’operazione antimafia dei carabinieri del Nucleo investigativo di Vibo Valentia e del Ros che stanno eseguendo sei provvedimenti di fermo a carico di altrettanti esponenti della famiglia Mancuso di Limbadi.

I fermi sono scaturiti dalle indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro sull’omicidio del 9 aprile scorso, proprio a Limbadi, di Matteo Vinci ed il il ferimento grave del padre Francesco, tuttora ricoverato nel Centro grandi ustionati di Palermo, a causa dell’esplosione di una bomba collocata sotto la loro auto.

I fermati sono: i coniugi Rosaria Mancuso, 63 anni, ed il marito Domenico Di Grillo; la figlia Rosina Di Grillo, l’altra Lucia Di Grillo, 29 anni, con il marito Vito Barbara, 35 anni, e Salvatore Mancuso, 46 anni, fratello di Rosaria Mancuso, questi ultimi due indicati appartenenti a vario titolo all’omonima famiglia di ‘ndrangheta. Gli arrestati sono tutti di Limbadi.

Ad eseguire i fermi sono stati i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia ed il Ros di Catanzaro.

I Mancuso-Di Grillo sono vicini di casa dei Vinci-Scarpulla e da tempo erano in lite per i confini delle rispettive proprieta’.