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ATTENTATO LIMBADI, PROSEGUONO LE INDAGINI

Madre vittima ascoltata da Dda e carabinieri

di REDAZIONE

LIMBADI (VV)  –  17 APRILE 2018 –  Interrogatorio in corso a Vibo Valentia nella sede del Comando provinciale dei carabinieri, per Rosaria Scarpulla, la mamma di Matteo Vinci, il giovane biologo di 42 anni ucciso lunedi’ 9 aprile con un’autobomba a Limbadi.

La signora e’ stata convocata dai carabinieri per essere ascoltata come “persona informata sui fatti” alla presenza del pm della Dda di Catanzaro, Andrea Mancuso.

Il caso non e’ ancora formalmente passato dalla Procura di Vibo Valentia – che ha aperto un fascicolo d’inchiesta – nell’esclusiva competenza della Direzione distrettuale antimafia, ma molti dei particolari che la donna ha da riferire agli inquirenti – e sui quali vige il piu’ stretto riserbo – hanno a che fare con un contesto prettamente mafioso fatto di soprusi e vessazioni che la famiglia avrebbe subito da anni ad opera del clan Mancuso di Limbadi intenzionato ad impossessarsi dei terreni dei Vinci.

Insieme al pm antimafia Andrea Mancuso, ad ascoltare la signora Rosaria Scarpulla ci sono pure il colonnello del Reparto Operativo dei carabinieri Giorgio Romano ed il maggiore Valerio Palmieri, alla guida del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Vibo.