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ASSEMBRAMENTI A SOVERATO, SICA: «COSA VUOLE FARE IL SINDACO?»

Riceviamo e Pubblichiamo:

SOVERATO (CZ) –  13 LUGLIO 2020 –  E’ passata un’altra settimana e, puntualmente, un altro weekend che ha visto Soverato pullulare di avventori senza alcuna regolamentazione.

Anzi, dopo ben 8 giorni dalla Conferenza dei Capigruppo da me richiesta per valutare provvedimenti che disciplinassero la c.d. “movida”, leggo la nota dell amico Capogruppo di Cambiamenti che ci dice…il nulla. E lo fa strumentalizzando la posizione degli esercenti che, invece, sono in larghissima parte del tutto adempienti rispetto ai loro obblighi di legge!

In compenso, però, giunge notizia del positivo rientrato da Londra proprio sulla Costa Jonica e dello sbarco di ben 28 positivi proprio sulla…Jonica ,..  Cosa succederebbe se solo un positivo raggiungesse la nostra Città?

Davvero si vuole strumentalizzare la ripresa passando sopra tutto, persino sul diritto Costituzionale alla Salute e sul relativo obbligo del Sindaco di tutelarla? C’è da stare tranquilli!

Ma, a proposito dell’ultima Conferenza dei Capigruppo.

Vero che il discorso circa la necessità di misure straordinarie da pensarsi in sede di Conferenza dei Capigruppo iniziò mesi addietro, ricordo, su proposta ed insistenza del sottoscritto e vero anche che più idee sono state da allora portate da me e da altri componenti di minoranza nella speranza la maggioranza traesse spunti ed “agisse”.

Abbiamo messo a disposizione del gruppo di Cambiamenti la massima collaborazione ma ciò non ha portato a nulla con mio estremo sbalordimento.

Pensavo, infatti, che la collaborazione propositiva di una “minoranza” avrebbe giovato all’amministrazione della Città più che una “gridata” e fine a se stessa “opposizione” ma mi sbagliavo (sic!).

Da qui la mia precedente richiesta di provvedimenti urgenti.
Ma neanche l esempio dei provvedimenti assunti da altre Autorità locali (vedi Roma, Salerno,Ancona, Pesaro, Camogli ecc.), da me sottoposto durante la Conferenza dei Capigruppo di Sabato scorso, è servito.

In particolare, durante questa, è stato proposto dal sottoscritto:

– Di verificare il numero di persone che possono contemporaneamente essere presenti nelle varie zone a rischio “assembramento” e contingentarne l accesso mediante apposizione di transenne (o altro) nei giorni sensibili al problema, utilizzando le associazioni di volontariato e/o assumendo ausiliari temporanei e/o richiedendo l invio della forza pubblica e/o, anche, attraverso convenzioni con gli esercenti interessati;

– Di rendere obbligatorio l utilizzo di mascherine in determinate ore e zone prevedendone la distribuzione insieme alla rilevazione della temperatura corporea;
– di limitare l orario di apertura di determinati esercizi in determinati giorni e fasce orarie; ma si è parlato altresì:

– dell’opportunità di prevedere dei tamponi per coloro che si recheranno nella nostra città e di dotarsi di un “centro di quarantena” limitatamente al periodo estivo.

– Della necessità di approntare un sistema di parcheggi efficiente, un piano eccezionale di controllo delle strade ed un piano di viabilità straordinaria con il ripristino di quella su Corso Umberto I ad unica corsia e senso di marcia

Ricordo che nella zona di Via Chiarello, ma anche in quella dell Ippocampo il problema è particolarmente pressante alla luce, oltre che per il rischio inerente il potenziale contagio, anche, per via delle conseguenze relative alla emissione di rumori nocivi, al decoro urbano ed alla mancanza di sicurezza connessa alla oggettiva impossibilità per eventuali mezzi di soccorso di raggiungere e/o lasciare la zona interessata.

Aggiungo che il Decreto Cura Italia ha previsto la possibilità per gli enti di rinegoziare i mutui in essere così da “spalmare” ulteriormente il debito ad un tasso più basso di quello attuale così da permettere ai Comuni di avere liquidità proprio per fronteggiare la situazione determinata dalla pandemia. Aggiungo, anche, che ad eventuali piccole necessità finanziarie il Sindaco può far fronte mediante l utilizzo del fondo di riserva.

Di tutto ciò si è parlato e discusso nella Conferenza dei Capigruppo di Sabato scorso..proprio in quella così “striminzitamente” descritta dal Capogruppo di Cambiamenti con una nota a dir poco scarna ed a tratti irriverente ed offensiva ove ci si “para” citando gli esercenti a scudo di propri inescusabili lassismi.

Forse non è per tutelare la Salute pubblica che ho lanciato delle proposte?

Forse gli esercenti, e l’economia, si avvantaggerebbero di un potenziale nuovo lockdown. Non sarebbe meglio fare il possibile per garantire una stagione “lunga e regolare” agli esercenti e più “sicura” ai cittadini?

E, quindi, non è per la salvaguardia di entrambi i beni (PRIMA la salute e poi l’Economia) che si dovrebbe intervenire?

Ed allora, non avendo il singolo Capogruppo altri strumenti se non quello di invocare una riunione del Consiglio Comunale (che questa maggioranza evidentemente non ritiene opportuno convocare) non rimane che affidarsi alle note stampa e, in estrema ratio poi, quella di invocare l’intervento degli organi preposti.

COSA VUOLE FARE IL SINDACO IN MERITO?

Sarebbe una sconfitta per la Città tutta, ed un segno di codardia ed incapacità ad assumersi le proprie responsabilità, dover attendere che qualche altra Istituzione sovraordinata prenda provvedimenti in merito “scavalcando” chi i cittadini hanno scelto per essere amministrati. 

Dovrei, per responsabilità istituzionale, relazionare al Prefetto ma Soverato è dei cittadini ed io non ci sto.

Lancio questo ultimo appello … ma l’ultimo!

IL CONSIGLIERE CAPOGRUPPO avv. Vittorio Sica