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ASSALITO DA CINGHIALE, GRAVE 47ENNE

E’ accaduto a Isca sullo jonio. Uomo era impegnato in battuta di caccia. Intervento dell’elisoccorso  

Articolo di Gianni ROMANO

ISCA SULLO IONIO (CZ) – Un cacciatore F.C. queste le sue iniziali e   residente a  Brognaturo (VV), di professione dipendente forestale e di anni 47, impegnato in una battuta di caccia a Isca sullo Jonio, è stato assalito da un cinghiale che lo ha ferito gravemente tanto da dover essere trasportato in elisoccorso al presidio ospedaliero Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.

Il cacciatore unitamente alla sua squadra era impegnato in una battuta di caccia al cinghiale, molto numerosi di questi tempi, e che rappresentano un serio pericolo.

L’uomo era in località agro di Policchio nel comune di Isca sullo jonio, una ampia zona  impervia e boschiva, il cacciatore notava un grosso cinghiale e faceva fuoco  con tre colpi con il suo fucile,ma nonostante  fosse  stato ferito, il grosso esemplare invece di scappare, caricava il cacciatore provocandogli serie ferite.

Immediati i soccorsi da parte dei suoi compagni di battuta, veniva allertato il 118 della postazione PET di Isca sullo jonio, ma viste le condizioni del ferito era necessario fare intervenire l’elisoccorso che atterrava nei pressi, l’uomo veniva stabilizzato come da protocollo sanitario sulla barella e trasferito al presidio ospedaliero Pugliese-Ciaccio del capoluogo.

Sul posto per le consuete indagini di rito si portavano i carabinieri della locale stazione agli ordini del luogo tenente Vitaliano Mercurio, indagini  in corso per stabilire l’esatta dinamica.

I cinghiali ormai hanno preso possesso del territorio,di questo e di molto altro si era discusso proprio in questi giorni in un affollato convegno al comune di Montepaone (CZ) in quella sede la parola agli esperti e ai cacciatori presenti in gran numero. Una grave problematica si aggiunge al problema dei cinghiali,non bastava la loro grande ed invadente  presenza tra i raccolti,ma ora anche nei centri abitati.

Ora il problema diventa sanitario,difatti sono stati trovati dopo analisi molte carcasse di cinghiale affetti da tubercolosi,grave anche per l’uomo in caso di consumo,in questa sede organizzata dal coordinatore Vincenzo Chiefari si è discusso dell’attività venatoria,presenti numerose amministrazioni comunali, gruppi di cacciatori, i responsabili della Regione Calabria e delle maggiori associazioni venatorie.    

I sindaci presenti hanno esternato ai responsabili della Regione Calabria la loro difficoltà oggettiva  per smaltire le carcasse dei cinghiali,”con quali risorse,con quali mezzi, dicevano gli amministratori ma soprattutto dove  e in quali sedi?”

E difatti il problema di uno è il problema di tutti,i sindaci sono lasciati soli  per risolvere problematiche anche complesse,non è semplice solo interrare le carcasse, bisogna stare attenti che non ci siano nelle vicinanze falde acquifere,ma anche questi controlli i cacciatori dove dovrebbero farli? In montagna?

Non abbiamo dicevano i sindaci dei macelli comprensoriali,con locali dedicati a questi dedicato ruolo, ci vogliono ambienti piastrellati, celle frigorifere e vasche di scolo, in pratica la Regione Calabria dovrebbe individuare tre macroaree dove creare  questi siti, ma subito, dicevano i presenti, senza attendere ancora oltre.

Notevoli gli interventi dei presenti,dal responsabile della federcaccia regionale, al presidente dell’ambito ATC CZ 2, anche Massimo Rotiroti assessore all’agricoltura del comune di Cardinale ha dichiarato,” Chiedo il censimento dei cinghiali, la caccia aperta tutto l’anno e poi che la regione si prenda a carico tutte le carcasse per contrastare la tbc, sia per prevenire una pandemia di tubercolosi sia per salvaguardare gli agricoltori del luogo sopratutto i coricoltori di Cardinale e di  Torre di Ruggiero.