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ARRIVA A RENDE LA FIBRA OTTICA ULTRAVELOCE DI OPEN FIBER. INVESTITI 4 MILIONI DI EURO PER CABLARE 12MILA CASE E UFFICI

Siglata convenzione col Comune per regolare le modalità dell’intervento tecnologico. Il sindaco Manna: ridurre il digital divide obiettivo strategico per crescita del territorio

 di REDAZIONE 

RENDE (CS) –  11 AGOSTO 2021 – Un investimento di 4 milioni di euro per cablare 12mila tra case e uffici, 7mila chilometri di cavi stesi: a Rende parte la rivoluzione digitale della fibra ottica ultraveloce grazie alla convezione stipulata tra Comune e Open Fiber.

“La realizzazione e lo sviluppo di una moderna rete di comunicazione – ha dichiarato il sindaco Marcello Manna – rappresenta un obiettivo strategico fondamentale per la crescita del nostro territorio, consentendo ai cittadini, alle imprese e alle amministrazioni di accedere con più agilità a quei servizi e contenuti che sono trasmessi attraverso le reti, nonché di ridurre il digital divide, ossia il divario esistente tra chi ha accesso a internet e chi invece ne è escluso”.

L’infrastruttura d’ultima generazione è realizzata in modalità FTTH, l’unica in grado di restituire velocità di connessione fino a 10 gigabit al secondo (10mila megabit) e latenza inferiore ai 5 millisecondi. L’accordo tra l’amministrazione Manna e Open Fiber prevede inoltre la copertura di 30 edifici comunali selezionati all’interno del perimetro progettuale.

Open Fiber ha pianificato nella città calabrese un investimento di circa 4 milioni di euro, fondi propri necessari al cablaggio di 12mila unità immobiliari. A suggellare l’accordo il sindaco Marcello Manna e l’assessore Lisa Sorrentino insieme agli esponenti di Open Fiber Gianfranco Guerrera (regional manager Calabria), Dorotea Lo Greco (Affari istituzionali area Sud) e Marco Vigliatore (field manager e responsabile e dell’intervento in città).

“Il 20% del Recovery, pari a circa 40 miliardi, dovrebbe andare ai progetti di digitalizzazione. Le amministrazioni del sud più di quelle del nord sono penalizzate anche da forti carenze strutturali. L ‘auspicio è ovviamente che internet possa configurarsi come “bene comune” giuridicamente riconosciuto e come precondizione per dirimere il divario digitale.

Questo aprirebbe la strada anche al riconoscimento delle reti civiche come luogo naturale in cui instaurare e far crescere il rapporto di collaborazione con e tra i cittadini al fine di incentivare l’esercizio di una cittadinanza attiva e collaborativa.

Appropriandosi della tecnologia, sfruttandone i vantaggi, mettendo a disposizione e condividendo le competenze digitali di alcuni per il bene della comunità, si potrebbe iniziare a prospettare una vera e propria rivoluzione digitale bottom up” ha affermato l’assessora Lisa Sorrentino.

Il progetto delineato per Rende, con la finalità di limitare il più possibile l’impatto e gli eventuali disagi per la comunità, prevede il riuso di infrastrutture già esistenti. Gli scavi saranno comunque effettuati privilegiando metodologie innovative e a basso impatto ambientale. L’intervento di digitalizzazione, dagli scavi alle riasfaltature e fino ai collegamenti richiesti dagli utenti all’interno delle unità immobiliari, è interamente a carico della società. La chiusura dell’intervento è prevista entro 18 mesi dall’avvio dei cantieri.

“Una rete a banda ultralarga interamente in fibra ottica – ha evidenziato Dorotea Lo Greco, Affari istituzionali area Sud di Open Fiber – permette di abilitare servizi che vanno a beneficio dell’intera collettività: smart working, telemedicina, educazione a distanza, Industria 4.0, domotica e tanto altro ancora da inventare.

Non a caso, le infrastrutture digitali in modalità FTTH sono definite “a prova di futuro” poiché in grado di supportare le successive evoluzioni tecnologiche. La pandemia ha poi dimostrato l’importanza di un accesso sempre più diffuso a reti telematiche ad altissima capacità di ultima generazione”.

Open Fiber è un operatore wholesale only e non vende servizi in fibra ottica direttamente agli utenti finali: alla rete possono così accedere tutti gli operatori telefonici o Internet service provider interessati.

Già nei prossimi mesi i cittadini di Rende potranno usufruire della banda ultralarga: una volta aperta la vendibilità dei servizi, gli interessati non dovranno far altro che verificare la copertura del proprio indirizzo sul sito openfiber.it, contattare uno degli operatori disponibili per scegliere il piano tariffario preferito e iniziare a navigare ad alta velocità.