- PreSerre e Dintorni - https://www.preserreedintorni.it -

ARGUSTO (CZ) – “Allarme” acqua pubblica, il sindaco ne vieta il consumo

Argusto, uno scorcio

Argusto, uno scorcio

Il primo cittadino Valter Matozzo ha emesso divieto di utilizzo dell’acqua per il solo consumo umano dopo che l’Asp di Catanzaro ha comunicato l’esito sfavorevole delle analisi effettuate sulla fontana pubblica di via F. Spasari

di Franco Polito

ARGUSTO (CZ) – 2 AGOSTO 2014 – Giusto ai primi dello scorso mese di giugno il sindaco Valter Matozzo aveva emesso ordinanza per disciplinarne l’uso e impedirne gli sprechi.

Qualche giorno addietro il primo cittadino ha vergato una nuova ordinanza. Il tema del provvedimento, ancora una volta l’acqua pubblica. Quello che è cambiato, però, e in modo sostanziale, è il contenuto del provvedimento. Questa volta non si impartiscono “mere direttive”. Questa volta Matozzo ha imposto <<il divieto assoluto di utilizzare l’acqua della rete idrica comunale per uso potabile e alimentare>>.

Dettata la regola, Matozzo ha previsto pure l’eccezione. Il sindaco, infatti, ha aggiunto che <<la stessa acqua potrà essere utilizzata per tutti gli altri usi e per i servizi igienici>>.

Evidentemente qualcosa “non va”. Il “dato negativo” sta tutto nella nota dell”Unità Operativa Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Asp di Catanzaro che ha sede a Soverato. L’autorità sanitaria ha comunicato l’esito sfavorevole delle analisi effettuate sui campioni di acqua prelevati lo scorso 28 luglio dalla fontana pubblica di via F. Spasari.

Individuato il “non va”, nelle stanze di governo si sono messi all’opera. <<L’amministrazione comunale – ci spiega il primo cittadino – preso atto della nota dell’Asp, ritiene assolutamente necessario procedere all’effettuazione degli opportuni accertamenti del caso per risalire e rilevare eventuali anomalie della rete di adduzione>>.

Questo è quello che sarà. Nell’attesa e <<nelle more dell’esecuzione delle indagini de quo ed in via assolutamente cautelativa a tutela della salute pubblica, abbiamo ritenuto necessario intervenire autoritativamente vietando l’uso dell’acqua che scorre nella rete idrica comunale per il consumo umano>>.