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ANTENNE RADIO A SOVERATO, AZZURRA RANIERI PROSEGUE LA SUA “BATTAGLIA” DI CIVILTÀ

Riceviamo e pubblichiamo lettera aperta ai cittadini

SOVERATO (CZ) –  1 FEBBRAIO 2021 –  “Mi trovo, purtroppo costretta, a scrivere una lettera aperta, alla cittadinanza, alle testate giornalistiche e a chiunque possa informare più persone possibili, auspicando che questa battaglia di civiltà possa essere finalmente vinta. Ormai, è quasi due mesi che per caso mi sono trovata a combattere a tutela della salute e della capacità di scelta democratica che ogni Cittadino italiano ha per diritto di nascita, sebbene sia inaccettabile che vengano messi in discussione dei principi costituzionali fondamentali.

Ora voglio raccontare con ogni giusto dettaglio la storia che ruota intorno a queste antenne. E’ a molti chiaro, che prima di giungere alla Interrogazione durante il Consiglio Comunale del 30\12\2020, io abbia chiesto diverse informazioni, ed oltre a n. 02 Delibere di Giunta e una manifestazione di interesse, non sono entrata in possesso nè di risposte, nè tantomeno di documentazione necessaria a comprendere la natura delle stesse antenne. Che, la Amministrazione non avesse alcuna intenzione di farmi impicciare della faccenda, è palesemente chiaro, lo streaming del Consiglio Comunale, ha regalato a tutti il piacere della mancanza di risposta ad una Interrogazione, da parte della Giunta e del Sindaco, senza neppure fare riferimento alla tipologia delle Antenne.

E’ doveroso precisare, che tutto ciò che è in mio possesso, compreso i dettagli forniti dalla Arpacal, sono frutto di una minuziosa ricerca, e di continui accessi agli atti, oltre che dall’aiuto importante di Cittadini che non si sono accontentati di piegarsi ad una Maggioranza autoritaria . E’ stato riservato alla Consigliera fastidiosa, ogni genere di trattamento, come una appestata mi sono state regalate offese gratuite, attacchi denigratori al fine di sminuire l’operato, sono stata accusata di non dire la verità, come se la presunzione di chi lo afferma fosse verità assoluta. Sono stata accusata di strumentalizzazione, come se esigere il rispetto della legge possa essere strumento di propaganda. Purtroppo, è poco chiaro, che il dovere di uomini e donne politici è il bene dei cittadini, e niente di diverso, e difendere i diritti di ogni Cittadino senza differenze oltre ad essere un onore è il fine ultimo della politica stessa.

Ricostruita la storia iniziale, e le difficoltà sopravvenute, sono oggi nelle condizioni di affermare che sono in possesso dell’intera pratica, che ho ricostruito, e resa disponibile a diversi cittadini preoccupati e a seri professionisti che hanno deciso di affiancarmi in questa lotta che non è politica, ma una lotta per la giustizia. A tutti, all’occhio è andato subito una sola cosa: la tracotanza della scelta, l’essere e sentirsi superiore e decidere per una intera Città al chiuso di una stanza, senza coinvolgere il Consiglio Comunale e la Città. Una Giunta, che è un potere amministrativo transitorio, che firma un contratto per nove anni, poi rinnovabili, superiore alla sua stessa durata in carica, sicuramente un contratto che difficilmente potrà essere concluso senza cagionare danni a popolazione ed Ente. Io credo, che ci voglia tanto coraggio e anche tanta incoscienza, anche solo per pensare alle conseguenze e arrogarsi il diritto di essere causa scatenante, anche solo se le conseguenze sono ipotetiche. Sino ad oggi, 29 Gennaio 2021, non avevo ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale, se non tante voci e tanti sorrisi beffardi. Ma alle 12.43, mezzo pec ho ricevuto una risposta che parrebbe sia stata scritta dall’Assessore Matozzo e dal Sindaco Alecci, già in data 11 Gennaio, ma io nonostante i solleciti che ho reso pubblici, non ho mai ricevuto nulla. Sembrerebbe un atto a doppio senso, certo non è un atto riservato a me e alla Cittadinanza secondo un principio di lealtà e correttezza. Sarebbe stato interessante ricevere un invito da parte dell’Assessore Matozzo, al fine di chiarire i dubbi presentati in Consiglio, e nelle successive richieste, purtroppo però, come è già avvenuto per la mozione “Covid” e  anche la Mozione “Luminarie e Commercio”, si è atteso l’ultimo giorno utile, sebbene in maniera subdola questa risposta fosse comunque in possesso di molti.

Infatti durante questo tempo ballerino, il 22 Gennaio 2020 viene pubblicato in Gazzetta del Sud un articolo che tuona ” La Giunta svela il Mistero” con dichiarazioni rese dall’Assessore Matozzo e dal Sindaco Alecci . Purtroppo, è chiaro a tutti i lettori, che nessun mistero è stato svelato, e l’articolo non fa altro che riportare gli stessi elementi della risposta trasmessa mezzo pec al “Consigliere fastidioso”.

Mi dispiace, mio malgrado, continuare a riscontrare nella Amministrazione un comportamento semplicemente atto a difendere posizioni che sono ormai chiare alla cittadinanza tutta,ma che anche oggi palesano il carattere autoritario e subdolo di parecchi atti perpetrati ormai anche dal nuovo assetto di Giunta. Sono stata però, entusiasta di vedere che i giornali vengono di nuovo tenuti in considerazione,  e che il 22 Gennaio si utilizzava lo stesso per fare la voce grossa a difesa della Stazione Radio. Purtroppo, la correttezza amministrativa è una chimera, a quella politica non posso neppure fare riferimento, perchè è chiaro che di correttezza e dibattito politico, qui ce ne sia ben poco.

Non giudico il modo di agire di ognuno, né tantomeno la voglia o meno di mettere in discussione idee e convinzioni, ma sono profondamente inquisitrice nei confronti di un atteggiamento di inutile superiorità. La questione, che era già riposta nel silenzio delle stanze, e lì è stata decisa per tutti i cittadini più di un anno fa, è rimasta in quelle stanze polverose sino ad oggi, quando con una Pec altrettanto polverosa mi è stata consegnata una risposta che a parte la tracotanza dell’autore nello scrivere e disporre in fila articoli della Legge sulla Comunicazione, e sottolineare in grassetto un tuono di ragione assoluta. Cito contestualmente: “evidenziando la piena legittimità sotto ogni profilo dell’intervento nella stessa richiamato” – naturalmente, tutto d’un fiato e con una punteggiatura che è un lontano ricordo. La questione, però per ciò che mi riguarda, e fortunatamente riguarda moltissimi Cittadini di Soverato, non è conclusa qui.

Non è stato svelato nessun mistero dall’Assessore Matozzo, anzi ritengo inutili e fuorviante le precisazioni sia dello stesso Assessore che del Sindaco, quanto le dichiarazioni in Gazzetta, quanto la risposta sterile, fredda e senza punteggiatura che ho ricevuto oggi, o meglio che tutta la Città di Soverato ha ricevuto oggi.

Abbiamo finalmente potuto avere conferma, secondo quanto dichiarato dall’Assessore Matozzo, per mezzo della Gazzetta del Sud ( cfr 22 Gennaio 2021), che le antenne siano state spostate da un tetto privato a quelle di Palazzo di Città, e già mi sfugge il legame tra il tetto di un condominio e un lastrico di un edificio pubblico. Ma sono certa che l’Assessore sarà in grado di spiegare a me e a tutta la Cittadinanza, come a questo proposito abbiano pubblicato un avviso pubblico e possa permettersi di dichiarare che il procedimento è da ritenersi trasparente. Con questa affermazione è stato realmente fugato ogni dubbio. Il bando pubblico è uno specchio per le allodole, l’accordo era precedente e le delibere di Giunta hanno semplicemente perfezionato la pratica. Che trasparenza esiste in un bando pubblico che ha già identificato precedentemente l’aggiudicatario?  Nulla è legittimo, forse l’Assessore dimentica che la Giunta è pro tempore, i cittadini no, quindi arrogarsi il diritto di decidere per circa diecimila  cittadini, è un’offesa alla dignità di ogni Soveratese.

L’autorizzazione è stata rilasciata a posteriori di una conferenza dei servizi ASINCRONA, a seguito di n. 02 pareri, il primo dell’Ufficio Tecnico, puramente informativo e il secondo da parte dell’Arpacal, redatto su una valutazione del campo elettromagnetico fornito dalla ditta Galata SPA.

L’Arpacal stessa, in sede di incontro dello scorso 19 Gennaio,  avvenuto presso la sede di Catanzaro, ha confermato che il parere è comunque relativo alle relazioni presentate dalla stessa Galata SPA, e quindi da una stima su un progetto presentato, ma non da una puntuale verifica delle emissioni, che non si potrà avere assolutamente se non valutando i rilievi sulle emissioni a posteriori dell’accensione delle stesse.

Quindi, è lecita la domanda: come può l’Assessore Matozzo e lo stesso Sindaco garantire che non esiste nessun rischio?

Quale valutazione e verifica se non una stima, permette loro di garantire alla Cittadinanza che il campo

elettromagnetico non produrrà nessun rischio sulla salute nel lungo periodo o alle persone e soprattutto ai bambini sottoposti allo stesso raggio di azione per diverse ore? E’ stato chiesto di applicare il Principio di Precauzione, stabilito dal Trattato Istitutivo dell’Unione Europea all’art. 174: “la politica della Comunità in maniera ambientale mira ad un elevato livello di tutela…” ” Essa è fondata sui principi di precauzione e dell’azione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente”, Assessore e Sindaco riescono a rispondere solo con  Il raccontino degli articoli della Legge sulle Telecomunicazioni, che poteva essere evitato. Siamo tutti capaci di leggere e informarci, e anche capaci di rispondere all’elenco normativo. E anche su questo posso affermare che le risposte siano un disco rotto.  Vi annoierò anche io con l’excursus degli articoli della “risposta saccente”, ma è corretto che tutti sappiano.

L’art. 87 reca la disciplina unitaria del procedimento autorizzatorio, ma il punto non è la disciplina, bensì come si è giunti a decidere in autonomia di Giunta di locare il lastrico, e quindi poi locarlo ad una azienda di telecomunicazioni. Si sarebbe potuto locarlo ad un vivaio ad esempio, per un giardino pensile. Perchè per le antenne? Quale è l’interesse reale che viene perseguito?

L’art. 86, ritiene le antenne, strutture assimilabili alle opere di urbanizzazione primaria, e quindi prive di parere paesaggistico, una domanda che io non ho posto, ma è una risposta accusatoria perchè è palese che abbiano rovinato una Piazza, e non solo l’unica a pensarlo, ormai sollevare lo sguardo per osservare la statua di Maria Ausiliatrice è un delitto contro la  persona, un’oscenità.

L’art. 90, è forse quello che in una situazione diversa avrebbe avuto più senso, ovvero assimila le stazioni radio ad opere di Pubblica Utilità, ed è purtroppo una dura realtà, sebbene la pubblica Utilità venga riconosciuta, ed il Tar è gremito di sentenze,  in mancanza di possibilità di comunicare, e francamente questo non è il caso della nostra antenna, perchè è palese a chiunque che non vi sia mancanza di copertura rete in tutto il territorio Soveratese.

Sindaco e Assessore fanno finta di non capire la vera problematica e si arrampicano sugli specchi, sperando di delegittimare l’azione a tutela della Cittadinanza. Ma il Consigliere Ranieri, quello fastidioso, non demorde.

E’ chiaro che la Cittadinanza, non abbia deciso se possedere una nuova Stazione Radio o meno. Soverato è dei suoi Cittadini, non può ancora durare l’oligarchia della Giunta. Decisioni così importanti

devono essere al vaglio di tutta la Cittadinanza. Le Delibere di Giunta non rappresentano le volontà dei Cittadini, che vengono espresse in Consiglio Comunale da tutti gli eletti.

Non è difficile, anche scorrendo notizie di cronaca , come la grande maggioranza dei Comuni italiani, si scagli con forza contro le lobby delle telecomunicazioni, e soprattutto si determini solo ed esclusivamente in Consiglio Comunale.

Quello che poi, mi fa letteralmente accapponare la pelle è la dichiarazione del Primo Cittadino, sempre in riferimento alla Gazzetta del Sud del 22 Gennaio, sul guadagno dell’Ente, che nella risposta ufficiale non è altro che prontamente dichiarato come desumibile dalla Delibera di Giunta, e su questo nessuno ha mai messo in dubbio che fosse stabilito, bensì io sono molto più attenta alla congruità del canone se paragonata ai potenziali danni alla salute. Nello stesso articolo riportato in Gazzetta, però, il Primo Cittadino, ha usato il solito giochino pieno di miele per attirare le api, dichiarando – cito contestualmente:  “il guadagno sarà utilizzato per sostegno alla popolazione bisognosa”. E’ vergognoso subire una affermazione di questo calibro, in una Cittadina in cui gli incarichi esterni affidati dal Sindaco superano di gran lunga ogni potenziale di risparmio di Spesa per l’Ente, è umiliante usare queste affermazioni per tentare di dare uno scossone alla coscienza. I contenziosi sono continui, le violazioni e le sanzioni non di meno, non sorvoliamo l’ultima sanzione di 15.000€ da parte del Garante della Privacy.

Gli € 11.610,00 di entrata ( inclusi di IVA), equivalgono a €967,50 (inclusi IVA), somma che è ridicola se paragonata alla salute, alla manutenzione  che il lastrico dovrà avere a seguito della fine del contratto con Galata SPA – che secondo contratto stipulato non dovrà ripristinare neppure lo stesso – .

Cercare di distrarre i cittadini con queste dichiarazioni populiste è vergognoso. Ci sono diverse iniziative per raggranellare questi 967€,  non ultima una riduzione dell’indennità di Sindaco e Assessori. E allora sì che possiamo ritornare sull’argomento, e allora sì che il populismo sarà serio e l’aiuto alla popolazione bisognosa sarà vero. Altrimenti stiamo solo usando piagnistei e propaganda politica.

Poi, non manchiamo di affermare che il Primo Cittadino non può decidere come utilizzare l’incasso della locazione, per fortuna ancora esiste una certa competenza tra i poteri!

Ogni Comune all’avanguardia, combatte per ridurre i campi elettromagnetici, combatte per minimizzare le esposizioni a carico della popolazione tutta e soprattutto le esposizioni sui siti sensibili. Ogni Comune d’Italia si impegna a minimizzare l’impatto sull’ambiente ed il paesaggio. Ogni Comune all’avanguardia si dota di un Regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti, anche in osservanza della L.36\2001. Soverato, no.

Soverato subisce scelte sbagliate senza la possibilità di replica.

Mi si risponda chiaramente, e si risponda chiaramente a tutta la cittadinanza:

La documentazione non è in regola, non è trasparente e non è completa, e il Palazzo di Città non è idoneo all’installazione di queste antenne, e quando parlo di idoneità mi riferisco ad un carattere decisamente tecnico, che va al di là del parere dell’Ufficio Tecnico, che è sì stato superficiale, ma si è comunque basato sulle asseverazioni fornite da un tecnico di parte, il tecnico della stessa Galata SPA! Io, con questa lettera e le affermazioni contenute, e per tutti gli atti che ho portato avanti, mi assumo la piena responsabilità , e ho conferito mandato al legale che supporta  questa battaglia per rappresentare me e gli interessi tutti di ogni Cittadino di Soverato.

Installazione legittima e nessun rischio? Carte alla mano: E’ già disposta una denuncia cautelativa.

Ho conferito mandato a Tecnici  e Professionisti che ci accompagneranno nella battaglia giudiziaria, ove sarà necessaria.

Siamo riusciti a formare un buon gruppo di persone, e nei prossimi giorni verrà avviata una raccolta firme . La decisione sulla installazione delle Antenne,  toccherà a tutta la Città di Soverato, e non alla Giunta o alla Maggioranza “Cambiamenti”, e dovrà essere discussa in Consiglio Comunale aperto.

Entro Lunedì presenterò Mozione Consiliare, che contiene la richiesta di disinstallazione delle Antenne e la delibera di un Regolamento per l’individuazione di aree destinate a questa tipologia di impianti, secondo quanto previsto in quasi tutta Italia.

E’ una lettera aperta, molto lunga, mi dispiace avervi tediato, ma la complessità dell’argomento non mi ha permesso di essere più sintetica. Altresì è doveroso che ogni Cittadino, conosca tutta la verità, senza tralasciare dettagli. Ora però, ho un piacere da chiedere ad ognuno di voi. Vi chiedo, di divulgare il più possibile questa mia lettera, di portare a conoscenza quanti più Cittadini è concesso ad ognuno di voi, abbiamo bisogno di essere solidali e uniti per vincere una battaglia.

Vi prego, di aiutarmi ad aiutare. Vi prego di non lasciare che questa battaglia di civiltà, di giustizia e di umanità sia una battaglia di pochi, pensate al futuro di tutti i nostri figli, nipoti e delle generazioni future. Non scegliamo di accettare, anche se vi è un solo dubbio che stimola la precauzione. Abbraccio ognuno di voi. Aspetto ognuno di voi”.

Azzurra RANIERI, consigliera comunale di opposizione a Soverato