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AMBIENTE, SEQUESTRATO A SQUILLACE IL DEPURATORE DI LOCALITÀ “DONNATOLLA”

Gli “attacchi” delle opposizioni, la replica del sindaco

di Franco POLITO 
SQUILLACE (CZ) –  24 LUGLIO 2022 –  La Guardia Costiera di Soverato ha posto sotto sequestro preventivo penale il depuratore di località “Donnatolla”, ai sensi degli articoli 321 e 354 del Codice di Procedura Penale.
Lo hanno reso noto i consiglieri di opposizione Oldani Mesoraca e Vincenzo Zofrea (“Tuttinsieme per Squillace”) ed Anna Maria Mungo (“Squillace in movimento”).
Non si conoscono le motivazioni «ma il fatto è molto grave – aggiungono i tre -, considerato anche la stagione estiva.
I cittadini cominciano ad essere preoccupati perché, anche in questo caso, il sindaco adotta la strategia dell’omertà.
Non ha ritenuto ancora, né lui, né i suoi “più stretti” collaboratori d’informare la comunità ed i turisti su quello che sta avvenendo, così com’è accaduto per note vicende giudiziarie tenute, fino ad oggi, nascoste.
Anche se, su altro versante, si affanna a dare per due o tre volte la stessa notizia di contributi, vecchia, ormai, da mesi!
Fin quando durerà questa farsa?»
Mesoraca, Zofrea e Mungo concludono con la di «poter ancora continuare ad apprezzare le bellezze naturali del nostro mare!»
Dal canto suo il sindaco Pasquale Muccari evidenzia che «il depuratore “Donnatolla” dista sei km da Squillace lido, dove gli altri depuratori sono stati controllati dalle autorità competenti, e funzionano regolarmente.
Per il depuratore in questione, allo stato, non sono stati contestati sversamenti di liquami nel fiume Pellene, ma solo irregolarità strutturali relative alla sua progettazione risalente a mezzo secolo fa.
L’amministrazione comunale, al fine di risolvere tali criticità, aveva già indetto una gara di appalto lo scorso mese di aprile, ma questa è stata contestata dalle ditte partecipanti a causa della lievitazione dei prezzi. Abbiamo pertanto rimodulato il progetto, ripubblicando il bando.
A breve la nuova aggiudicazione.
Inopportuno l’allarmismo di taluni, che tende ad offuscare l’immagine della città, unanimemente apprezzata da tutti i visitatori».
Sembrerebbe che qualche giorno addietro sigilli giudiziari siano stati apposti al depuratore di località Madonna del Ponte e l’amministrazione comunale invitata a intervenire urgentemente per il ripristino delle condizioni di funzionalità dell’impianto.