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AMBIENTE, LA GUARDIA COSTIERA DI SOVERATO SEQUESTRA AZIENDA AGRICOLA

Sarebbero state riscontrate gravi violazioni con il ritrovamento di circa 350 metri cubi di rifiuti

di REDAZIONE

SOVERATO (CZ) –  17 DICEMBRE 2022 –  Prosegue l’attività dei militari del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Soverato impegnato nella tutela dell’ambiente marino e costiero.

Nei giorni scorsi, a seguito di articolate indagini, è stata sequestrata un’azienda agricola che opera la lavorazione di fiori e piante ornamentali.

L’impresa sequestrata ha un’estensione di 70.000 metri quadrati e si compone di un gruppo di quattro serre, tre capannoni adibiti a deposito, uffici, celle frigorifero, centrale termica, officina meccanica e locale deposito.

Dai primi accertamenti e fatte salve le ulteriori verifiche, è stata rinvenuta una enorme quantità di rifiuti, stimata in circa 350 metri cubi, di cui alcuni di natura pericolosa,gran parte dei quali risultavano abbandonati in aree all’aperto, in taluni casi coperti da folta vegetazione e soprattutto sversati direttamente sul nudo terreno senza precauzioni che potessero evitarne l’inquinamento con il rischio di interessare anche le falde acquifere sottostanti.

Ad aggravare il quadro della situazione è stata la circostanza che le acque di lavorazione delle serre, quelle della centrale termica, quelle dell’impianto di concimazione e dei piazzali esterni venivano direttamente sversate nell’ambiente senza subire alcun trattamento depurativo.

Dai controlli amministrativi eseguiti è risultato anche che l’azienda non era in possesso dell’autorizzazione unica ambientale, del certificato prevenzione incendi e dell’autorizzazione allo scarico, inoltre, la centrale termica al servizio dell’azienda era priva di autorizzazione alle emissioni di fumi.

Il titolare della ditta è stato deferito all’autorità giudiziaria per le ipotesi di reato di attività di deposito non autorizzato ed incontrollato di rifiuti con l’aggravante della miscelazione degli stessi nonché per scarico di reflui industriali senza autorizzazione e senza effettuare alcun processo depurativo.

Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari e la persona deferita all’A.G. non ha ancora prospettato la propria versione dei fatti.