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AMARONI (CZ) – ELEZIONI COMUNALI – Bova rieletto sindaco

Arturo Bova, riconfermato sindaco della "cittadina del miele" [1]

Arturo Bova, riconfermato sindaco della “cittadina del miele”

Raffaele Marra, avversario sulla carta [2]

Raffaele Marra, avversario sulla carta

DI FRANCO POLITO

AMARONI  (CZ) – 27 MAGGIO 2014 – Resta in sella. L’uscente sindaco Arturo Bova, avvocato 48enne, sostenuto dalla compagine “Amaroni è partecipazione” si è confermato primo cittadino. Sono stati 905, pari al 94,36 %, i voti ottenuti da Bova.

Con lui entrano a far parte della maggioranza consiliare i “veterani” reduci della passata consiliatura Giuseppe Laugelli (148 preferenze), Gino Ruggiero (129), Teresa Lagrotteria (109), Salvatore Marra (69) e Caterina Conte (44). Tra i nuovi del gruppo maggioritario ci sono Marta Monteleone (70), e  Francesco Muzzì (53).

Della sua lista non ce l’hanno fatta, invece, Vittorio Caccamo, Cathia Olivadese, entrambi a quota 38 voti, e Giuseppe Muzzì (21). 

Il riconfermato primo cittadino ha battuto Raffaele Marra, alla guida di “Viva Amaroni”, che ha ottenuto 54 consensi pari al 5,63%. 

Nella “cittadina del miele” è stata una battaglia solo sulla carta visto che lo schieramento dello sconfitto è nato in seno alla compagine vincente per “sopperire” al fatto che la minoranza di “Amaroni prima di tutto” non ha presentato nessuna lista.

In casi del genere la legge parla chiaro. Per essere valide le elezioni è necessario che si rechi a votare il 50% più uno degli aventi diritto. Un quorum elevatissimo da raggiungere con il concreto rischio della nullità della tornata. Uno “spettro concreto” che ha indotto Bova e i suoi a “ovviare” con una lista amica.

Formale sarà anche l’opposizione. Con il capolista la condurranno Ivan Marra (12 voti) e Antonio Devito (7).

Niente da fare, invece, per gli altri dello schieramento ovvero Salvatore Caccamo (6), Patrizia Ruggiero (1) e Maria Rossella Todaro, Francesco Papaleo, Giuseppe Olivadoti e Antonio Scamarcia, che non hanno ottenuto preferenze.

Le schede nulle sono state 77, pari al 6,80%, le bianche 91 (8,03%) e le contestate 5 (0,44%).