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AMARONI, TRA FEDE E TRADIZIONE È FESTA PER SANTA BARBARA

Comunità in festa per la patrona. Al mattino messa solenne. Pomeriggio processione. Chiusura con il bacio della reliquia

di Franco POLITO 

AMARONI (CZ) –  4 DICEMBRE 2018 – Una comunità in pieno fervore.

E sì, perché oggi la “Cittadina del Miele”, con la solennità della patrona Santa Barbara, di fatto inaugura il periodo natalizio. Qui la festa per “Varvara” è qualcosa che va al di là del 4 dicembre.

Non solo perché nel 1952 si inventarono anche la festa estiva del 31 luglio e dell’1 agosto per sopperire all’inclemenza del tempo che impediva la processione e la festa di piazza e per consentire agli emigrati e ai turisti di poter prendere parte ai festeggiamenti, ma pure perché pervade l’atmosfera di magia natalizia.

Eletta protettrice perché in epoca antica protesse la gente del posto da una terribile tempesta di tuoni e fulmini, Santa Barbara non è solo un simbolo di fede. è tradizione, gastronomia e amaronesità.

Un insieme di “angolature” che hanno trovato spazio nella novena e che culmineranno oggi nella messa solenne del mattino, nella tradizionale processione pomeridiana per le vie del paese e nel rito eucaristico finale del “bacio della reliquia”.

Tanta carne al fuoco per il parroco don Antonio Scicchitano. Che non avrà tempo per rifiatare. Incombono, infatti, le feste dell’Immacolata e di Santa Lucia.

Già, il 13 dicembre. Altra data storica: anche quest’anno l’anfiteatro comunale “Nicolas Green” è pronto a ospitare gli antichi e tradizionali balli del “Bagagghiedhu” e della “Zia Rachela”.

Uno spettacolo unico, coinvolgente e appassionante. Come la gente del posto, dolce al pari del rinomato miele che vi si produce.