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AMARONI (CZ) – FESTIVAL “ARTISTI DI STRADA”, QUANDO LA DIFFIDENZA SI TRASFORMA IN OSPITALITA’

Partita la raccolta fondi per sostenere manifestazione unica nel suo genere. Appuntamento i prossimi 28 e 29 luglio

Articolo di Franco POLITO

AMARONI (CZ) –  20 GIUGNO 2017 –  Da nove anni non c’è  “Estate … amaronese” senza il “Festival Internazionale degli Artisti di Strada- Rughe d’artista”.

Anche quest’anno, decima edizione della kermesse, sarà così, con l’evento storicizzato “E … state ad Amaroni”, targato amministrazione comunale, pronto ad “accogliere” una rassegna unica nel suo genere. Acrobati, saltimbanchi, illusionisti, fachiri, trampolieri, clown, mimi, musici: come promettono gli organizzatori dell’Associazione Culturale Radici Calabre​ e del Comitato Rughe d’artista, nelle caratteristiche strade amaronesi i prossimi 28 e 29 luglio ci sarà di tutto. E sarà divertimento allo stato puro.

Perché tutto ciò avvenga secondo lo standard dei dieci anni precedenti, «in questi giorni – spiegano dall’organizzazione – con tanto di video promozionale, è partito il “crowdfunding”, ovvero la raccolta fondi per aiutarci a sostenere questa esilarante realtà.Per fare la propria donazione basta cliccare su: risorgimentilab.it/crowdfunding/25sociale/51-rughe-d-artista» [1].

 Il nome del Festival ha un duplice significato che gioca sul termine “rughe”: in dialetto si tratta dei tipici vicoli calabresi, stretti e ricchi di storia. Ma ruga rimanda anche al segno che il tempo lascia sui volti umani.

Gli artisti, girovagando per tutto il mondo, sono un’enciclopedia vivente, un patrimonio umano di storie, aneddoti, di vissuti, a volte tristi, che hanno saputo trasformare le tristezze in sorrisi e allegria.

Amaroni ha intrapreso questo percorso nel 2008 e tutti i giovani organizzatori hanno avuto l’opportunità di conoscere artisti di fama internazionale provenienti dal Cile, Argentina, Israele, Spagna, Estonia e altre parti del mondo oltre ad aver ospitato gruppi, spesso calabresi (l’idea è quella di dare una vetrina ai numerosi e competenti musicisti della nostra regione), ma anche grandi nomi nazionali come Iovine e Papa Chango, la cover band di Manu Chao il cui cantante è Cesko, degli Aprés la Classe.

«Nel nostro piccolo – aggiungono, concludendo, gli organizzatori -, cerchiamo di portare avanti un progetto che ha cambiato il modo di porsi della cittadinanza davanti a chi è e vive in maniera diversa da quella a cui siamo abituati, trasformando la diffidenza in ospitalità e accoglienza».