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AMARONI (CZ) –DEVITO NON CI STA: «NO AL REFERENDUM IL 4 DICEMBRE»

“E’ la festa di Santa Barbara, nostra patrona e protettrice dei vigili del fuoco”. Annunciata clamorosa protesta davanti alla Prefettura

 di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud)

AMARONI (CZ) – 2 OTTOBRE 2016 –  Dopo l’annuncio del governo nazionale che ha fissato al 4 dicembre la data per lo svolgimento del  referendum costituzionale, da una piccola cittadina calabrese parte la protesta.

 Non sono gli amministratori locali a contestare la decisione di Renzi e compagni, ma un cavaliere al merito della Repubblica, Rocco Devito. Appresa la notizia, Devito, che è stato già sindaco e amministratore, ha immediatamente scritto al prefetto di Catanzaro Luisa Lastella e al sindaco Gino Ruggiero, chiedendo un intervento perché venga addirittura spostata la data dell’appuntamento elettorale. Il motivo è legato a questioni religiose.

 «Il 4 dicembre – spiega Devito – ricorre la festa di Santa Barbara, che non è solo la patrona di Amaroni, ma anche dei Vigili del fuoco. E’ una festa che viene celebrata in tutta Italia, quasi una festa nazionale, che mal si concilia con lo svolgimento di un referendum così importante. Tutto ciò sarà sfuggito al presidente del Consiglio e al ministro dell’Interno, che si dichiarano cattolici». 

 Prima previsto in un periodo antecedente, il referendum è stato spostato al 4 dicembre per consentire di sviluppare e approfondire il confronto tra i cittadini sui contenuti della riforma costituzionale.

  «Tenerlo il 27 novembre – rileva il cavaliere amaronese – non cambierebbe nulla. Per questo chiedo un forte intervento delle istituzioni in questo senso». Al sindaco di Amaroni l’ex amministratore chiede di coinvolgere il consiglio comunale sull’argomento perché adotti una specifica delibera.

 Devito, intanto, in assenza di riscontro alla sua richiesta, preannuncia un’eclatante azione di protesta davanti all’Ufficio territoriale del Governo di Catanzaro, sostenuto da altri cattolici del luogo.