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AMARONI (CZ) – Cinipide del castangno, continua la lotta biologica

Una fase dei "lanci"

Una fase dei “lanci”

Un altro momento della lotta biologica contro il cinipide [1]

Un altro momento della lotta biologica contro il cinipide

In questi giorni sono stati effettuati dei lanci di torymus sinensis, antagonista naturale del cinipide. Da qualche anno il Comune destina somme in favore della lotta contro il terribile parassita

 di Franco Polito

 AMARONI (CZ) – 24 MAGGIO 2014 –  E’ una lotta di civiltà. E’ una battaglia ambientale. E’ un fatto di cultura. E’ una questione che investe non solo la castanicoltura ma si irradia sull’intero mondo agreste e sulla tenuta idrogeologica dei terreni. E’ la “campagna” contro il cinipide del castagno, il micidiale parassita che da qualche anno sta divorandosi i castagneti delle Preserre.

 Ad Amaroni per i produttori di miele è un vero dramma. Una delle più gustose e ricercate versioni del raffinato prodotto, infatti, è realizzato con le castagne. Solo che la vespa cinese, come in gergo viene definito il cinipide, se le sta divorando tutte.

 Un paio di anni addietro l’associazione degli apicoltori locali decise che era giunto il tempo di muoversi. Di fare qualcosa contro il terribile parassita. Venne messo in piedi un convegno sul tema. In quella occasione il funzionario dell’Arssa ed esperta della questione Vincenzina Scalzo fece sapere che contro il cinipide funziona solo la lotta biologica mediante i lanci di Torymus Sinensis, suo anatogonista naturale

 Il sodalizio apistico inaugurò una campagna di sensibilizzazione a favore del prezioso alleato. L’amministrazione comunale si schierò subito al suo fianco. Già in seno al simposio si fece portavoce della necessità di costituire una rete, soprattutto economica visto l’elevato costo dei lanci, tra enti, sindaci, associazioni, agricoltori e organizzazioni di categoria per finanziare la lotta. La proposta, riportata all’attenzione di tutti anche quest’anno, generò un massiccio intervento su un vasto territorio. 

E lotta biologica è stata. L’altro, ieri, infatti su alcune zone del territorio amaronese sono stati effettuati dei lanci di torymus sinensis. I lanci sono stati effettuati tenendo conto della valutazione dello stato di salute dei castagneti, nei punti di maggiore criticità. Un impegno a favore dell’ambiente che produrrà sicuramente risultati nel lungo periodo.

Per il secondo anno consecutivo la civica amministrazione ha impegnato risorse per l’importante battaglia biologica. Anche nel 2013 il Comune ha destinato somme in favore della lotta. <<Grazie al contributo della dottoressa Scalzo  – dicono dall’amministrazione – che ha seguito le fasi prodromiche del lancio siamo riusciti ad acquistare un certo quantitativo di torymus che l’altro ieri è stato liberato sul territorio comunale>>.

 Le operazioni di lancio sono state coordinate dalla stessa Scalzo e hanno visto la collaborazione di Peppe Olivadoti, presidente della locale associazione degli apicoltori.

Soddisfatti si sono detti il sindaco Arturo Bova e l’assessore al Bilancio Teresa Lagrotteria. <<Ringraziamo  – hanno fatto sapere  –  la dottoressa Scalzo, Peppe Olivadoti e i dipendenti comunali  per la preziosa collaborazione prestata  nelle operazioni di acquisto, consegna e lancio del torymus>>.

Il cinipide galligeno del castagno è un piccolo imenottero ed è considerato uno degli insetti più dannosi per il castagno. La specie è molto diffusa in Asia e negli Stati Uniti. Nel 2002 è stata ritrovata per la prima volta in Piemonte, in provincia di Cuneo.

I danni che provoca sono molto evidenti: provoca la formazione di galle, cioé ingrossamenti di varie forme e dimensioni, a carico di gemme, foglie e amenti del castagno. 

Gli esperimenti hanno dimostrato che la lotta chimica può ben poco. Quella biologica, invece, è molto efficace. Viene condotta mediante cicli di lanci in pieno campo di torymus sinensis ottenuti in area di moltiplicazione. La femmina del torymus depone le proprie uova nelle galle del cinipide, ed in questo modo le sue larve distruggono quelle dell’insetto aggressore.