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AMARONI (CZ) – Addio al poeta Salvatore Cancelliere, ha cantato l’Amaroni di una volta

Salvatore Cancelliere, cantore della "marunesità" [1]

Salvatore Cancelliere, cantore della “maronesità”

Naturista e realista, nelle sue opere ha contrapposto il tempo che fu alla modernità mai accettata pienamente. Era nato nel 1929. I suoi versi sono confluiti in quattro raccolte

di Franco POLITO

AMARONI (CZ) – 16 FEBBRAIO 2015 – Un uomo d’altri tempi. Un signore come pochi. Di quelli in via d’estinzione. Raro esempio di nobiltà d’animo e d’intelletto. Se ne va un pezzo d’eccellenza della cultura amaronese.

Si è spento ieri all’ospedale di Catanzaro il poeta Salvatore Cancelliere. Ha cantato e tramandato, l’Amaroni bucolica. Quella di una volta. La sua natura. Il suo dialetto “maronita”. I suoi paesaggi agresti. La sua gente. La sua modernità, mai pienamente accettata e condivisa, <che – amava ripetere spesso – ha robotizzato i sentimenti più genuini dell’uomo>>. Il suo costume politico e sociale. Le sue ricorrenze religiose e festaiole.

Una narrativa armoniosa, intrisa di naturismo e realismo, come la realtà che ha descritto, testimoniata nelle raccolte “Momenti”, “Il silenzio fra le due fiumare”, “Una strenna per il mio paese Amaroni” ed “Il falco della valle di Ferrera”. Un “novello Giovanni Verga”, attratto dal fascino del tempo vissuto e dalla natura <<che mi ha dato tutto – sottolineava – tranne un solo dono, ma l’ho amata lo stesso perché mi ha fatto scrivere, scrivere affinchè nulla di quanto ho visto e vissuto venga dimenticato>>.

E Cancelliere nella sua vita ha visto e vissuto tanto. Nato ad Amaroni nel 1929, era sposato con Teresa Bova. Non aveva figli. Geometra di professione, è stato un instancabile viaggiatore. Ha visitato l’America, La Russia e quasi tutta l’Europa.

Ma il suo posto per eccellenza è stato sempre la sua dolce Amaroni. Là ha esercitato l’attività di imprenditore edile ed agricolo, occupandosi assieme ai fratelli della conduzione dell’azienda di famiglia.

Cultore delle scienze agrarie e botaniche, ha notevolmente contribuito alla modernizzazione delle tecniche di coltivazione dell’ulivo nel comprensorio, diventando punto di riferimento per gli imprenditori del settore.

Socialista convinto, negli anni Settanta è stato sindaco di Amaroni, ricoprendo diverse cariche politiche. E’ stato sportivo di eccellenza nella disciplina del tiro a piattello a livello nazionale.

Le esequie saranno celebrate oggi pomeriggio, alle ore 15, nella chiesa matrice di Santa Barbara Vergine e Martire.