- PreSerre e Dintorni - https://www.preserreedintorni.it -

ALLERTA METEO, SINDACI A CONFRONTO

Iniziativa Anci e Upi Calabria fissata per lunedì prossimo

di REDAZIONE

PRESERRE (CZ) –  24 AGOSTO 2018  –  Anci e Upi Calabria hanno convocato un incontro per lunedi’ 27 agosto (ore 10.30, Hotel Lamezia) per consentire ai sindaci di confrontarsi sulle delicate tematiche in materia di allerta meteo e prevenzione dei rischi, dopo la tragedia del Pollino.

Ai primi cittadini e’ arrivata infatti una lettera firmata dal presidente Anci Calabria, Gianluca Callipo, e dal presidente Upi Calabria, Enzo Bruno.

“Caro sindaco – si legge nella missiva – la tragedia che si e’ consumata nelle Gole del Raganello ha sconvolto il Paese e tutti noi amministratori che quotidianamente siamo chiamati a svolgere un compito gravosissimo in termini di responsabilita’ e impegno, spesso senza strumenti e risorse adeguate. Il primo pensiero, pero’, non puo’ che andare alle vittime e alle loro famiglie, verso le quali esprimiamo il profondo cordoglio delle nostre comunita’”.

“Quanto accaduto – prosegue la lettera – impone una riflessione approfondita sulle competenze dei Comuni e sui protocolli da seguire per tutelare l’incolumita’ pubblica, soprattutto alla luce di alcune dichiarazioni rilasciate da autorevoli esponenti delle istituzioni che sembrano puntare gia’ verso i sindaci come unici responsabili di eventi di questo tipo.

Sappiamo bene che non e’ cosi’, perche’ a fronte di una normativa puntuale ed esaustiva, che sulla carta sembra offrire tutte le necessarie garanzie di sicurezza, fa da contraltare un sistema operativo lacunoso e sbilanciato, che impone alle amministrazioni comunali, soprattutto le piu’ piccole, comportamenti impossibili da tenere.

Da tempo, ad esempio, denunciamo l’inefficacia del protocollo di allerta meteo, che non puo’ limitarsi, come invece oggi avviene, nell’invio quotidiano di una pec con il bollettino meteorologico per le prossime 24 ore, che 9 volte su 10 e’ attestato sull’allerta gialla. Praticamente ogni giorno, quindi, dovremmo attivare i dispositivi di allertamento della popolazione, mobilitare gli organismi deputati a gestire le emergenze e monitorare (non si sa bene come) tutti i siti a rischio, anche se poi dal cielo non cade neppure una goccia d’acqua.

Ovvio che un sistema di questo tipo non e’ efficace, sia perche’ genera discredito nei messaggi di pericolo rendendoli vani, sia perche’ i Comuni non hanno la concreta possibilita’ di attivare i protocolli voluti dalle norme nazionali e regionali. Sia chiaro, pero’, la cosa che piu’ ci preme non e’ certo rinnegare le nostre responsabilita’, ma far si’ che attraverso queste responsabilita’ ci sia consentito di proteggere efficacemente i cittadini”.