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ALIKA OGORCHUKUU, ANPI CATANZARO: «UNA DOPPIA BARBARIE: LA VIOLENZA E L’ABITUDINE ALLA VIOLENZA»

Riceviamo e pubblichiamo:

CATANZARO – 31 LUGLIO 2022 –  Sono anni che combattiamo il clima di odio e intolleranza che ciclicamente presenta il suo volto peggiore come l’uccisione dell’altro  ieri di  Alika Ogorchukwu.

Cominciamo a dare un nome, senza parlare con distacco di “aggressione ad un immigrato”.

Alika aveva meno di 40 anni, nigeriano scappato dal suo paese in cerca di una vita più decente. Ammazzato con violenza da un civilissimo italiano con relativi spettatori pronti ad usare i telefonini per le riprese da diffondere sui social.

 Una doppia barbarie: la violenza e l’abitudine alla violenza.

Non si venga a dire che non si poteva fare nulla. Davvero in questo caso risuonano quelle profetiche parole più volte ascoltate, non c’è da credersi assolti siamo per sempre coinvolti.

Non riusciamo a dire meglio di come ha fatto Don Vinicio Albanese : “ Razzismo e disprezzo per la vita, figli di un senso di onnipotenza malato, di una rabbia che si sfoga sui più fragili, sui disabili, contro chi ha la pelle scura, contro le donne”.

Stiano ben attenti politici e forze politiche a non cavalcare il peggio che si muove nella pancia di questo paese.

Inutile far finta di piangere il giorno dopo quando non si ha il coraggio di spezzare il legame con razzisti, xenofobi, violenti di ogni ordine e grado.

Facciamo arrivare la nostra vicinanza alla famiglia di Alika nella speranza di restituire almeno giustizia in tempi rapidi.

Mario Vallone, Presidente provinciale ANPI Catanzaro