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«AL COMUNE SIAMO ALLA PARALISI AMMINISTRATIVA?», L’ALLARME DI “TUTTINSIEME PER SQUILLACE”

Mesoraca e Zofrea: “Qualche mattina non si riuscirà ad aprire nemmeno il portone d’ingresso, così com’è già successo qualche giorno fa”

di Franco POLITO

SQUILLACE (CZ) –  25 GIUGNO 2021 –  «Al comune siamo alla paralisi amministrativa?».

Il dubbio se lo stanno ponendo Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea, consiglieri comunali di opposizione del gruppo “TuttInsieme per Squillace”.

Che aggiungono: «“Sono andato al Comune e non c’era nessun impiegato”.  “Ho fatto tutti i numeri che ci sono sull’elenco telefonico e non risponde nessuno”. “Ho inviato un’email ma non mi hanno risposto”.

Sono queste alcune delle lamentele che i cittadini ci esposto di persona e telefonicamente, anche da molto lontano. Insomma, i cittadini sono stressati.

Non riescono ad avere alcuna notizia perché, ormai, al Comune, tutti i dipendenti sono andati in pensione».

Gli esponenti dell’opposizione sottolineano ancora: «Vi è un solo lavoratore, con contratto par time, ed il responsabile dell’ufficio tecnico. Praticamente i servizi dell’anagrafe, di ragioneria, degli affari generali non hanno alcun dipendente. I vigili sono rimasti in due.

Qualche mattina non si riuscirà ad aprire nemmeno il portone d’ingresso, così com’è già successo qualche giorno fa.

E di fronte a tutto ciò,  cosa fa questa amministrazione comunale? Nulla».

Mesoraca e Zofrea insistono: «Eppure si sapeva con largo anticipo che si sarebbe rischiato di arrivare a questa drammatica situazione.

Un problema di cui avevamo già scritto su queste pagine e che avevamo denunciato in Consiglio comunale, offrendo la nostra responsabile collaborazione per trovare qualche soluzione. Ma inutilmente».

I due consiglierei si augurano «che si possa sanare questo stato di cose, intanto, tamponando le urgenze e, poi, attivando le procedure per fare i relativi concorsi pubblici per i quali chiediamo,  sin d’ora, la massima trasparenza, in ogni loro fase, assicurando la nostra vigilanza perché ciò accada con giustizia e legalità».

Nell’attesa che ciò avvenga, concludono: «Questo è quello che richiedono i cittadini onesti, e noi siamo dallo loro parte».