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“ADESSO”, IL PARROCO DI AMARONI SI RIVOLGE AI GIOVANI E CITA DIODATO E RAY PACI

Don Roberto Corapi: “È proprio vero  che sempre di più si stanno perdendo le relazioni”

di Franco POLITO

AMARONI (CZ) –  8 GIUGNO 2022 –  «“Dite che torneremo a guardare il cielo, alzeremo la testa dai cellulari. Dite che torneremo a parlare davvero, senza bisogno di una tastiera”».

Il parroco di Amaroni, don Roberto Corapi, fa sue le parole contenute nella canzone “Adesso” di Diodato e Ray Paci per rivolgersi ai giovani della “sua” comunità.

Il “messaggio” è per ogni giovane che incontra per strada, nei bar, in piazza.

«È proprio vero  che sempre di più si stanno perdendo le relazioni», la denuncia dell’arciprete.

Una denuncia che è al tempo stesso un’amara considerazione esternata parlando al mondo giovanile, per promuovere sempre di più le relazioni, quelle fatte dallo stare insieme con gioia .

«L’uomo non è un isola – sottolinea don Roberto -. Mi accorgo sempre di più che oggi al giovane basta avere una tastiera e un cellulare per comunicare, invece non è così.

Dobbiamo ritornare a relazionarci con tutti, parlare fa bene, scambiare idee è grandioso, confrontarsi è una ricchezza».

L’approccio usato dal parroco è fatto di linguaggi nuovi e metodi nuovi.

L’obiettivo è portare i giovani a non cadere nell’isolamento sempre più sfrenato ma a relazionarsi con tutti promuovendo il dialogo.

E dialogare con lui si può, perché lo fa in maniera disinvolta, aperta, sincera ed  a tu per tu con l’altro.

«Abbiamo bisogno di parlare – insiste -, dialogare fa bene».

Il religioso si rivolge ai giovani, perché crede in loro, nei loro carismi perché dono di Dio.

«Voglio una chiesa  – conclude –  che dialoga con tutti costruendo ponti e non mura, promuovendo sempre di più il giovane vera ricchezza per la chiesa di oggi».

Don Roberto lo fa utilizzando un linguaggio semplice e con la gioia da innamorato di Dio.

Ecco perché invita i giovani ad innamorarsi di Gesù che li ama e che cammina con loro, perché vuole la loro felicità, realizza i propri sogni e le proprie speranze, in una terra di Calabria benedetta da Dio.