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A CENTO ANNI DALLA NASCITA POSTE ITALIANE RICORDA VALENTINO MAZZOLA

Riceviamo e pubblichiamo:

PRESERRE (CZ) –  27 GENNAIO 2019 – Poste Italiane comunica che ieri, 26 gennaio 2019, è stato emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “lo Sport” dedicato a Valentino Mazzola, nel centenario della nascita, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10 euro.

Tiratura: due milioni e cinquecentomila esemplari.      Fogli da quarantacinque esemplari

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.

Bozzetto a cura di Fabio Abbati.

La vignetta raffigura un ritratto di Valentino Mazzola, in primo piano sulla sagoma di un toro in posizione rampante presente nello stemma del Grande Torino, la squadra di calcio riconosciuta come una delle più forti al mondo nella seconda metà degli anni ’40 di cui il giocatore ne fu capitano e simbolo.

Completano il francobollo la leggenda ”VALENTINO MAZZOLA”, le date “1919 – 1949”,  la scritta “ITALIA” e la dicitura della tariffa  B.

L’annullo primo giorno di emissione è disponibile presso lo Spazio Filatelia Torino e presso l’Ufficio postale di Cassano d’Adda (MI).

Il francobollo ed i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi, possono essere acquistati presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it [1]. 

Per l’occasione è stato realizzato anche un folder in formato A4 a due ante contenente il francobollo, una cartolina annullata ed affrancata, una busta primo giorno di emissione, al costo di 12 euro.

 Poste Italiane

Testo Bollettino

Valentino Mazzola nacque a Cassano d’Adda,il 26 gennaio 1919, da una famiglia di umili origini. Ebbe un’infanzia disagiata; il padre nel 1929 venne licenziato e il piccolo Valentino, per aiutare la famiglia cominciò a lavoraretrovando impiego prima come garzone di un fornaio, poi a 14 anni come operaio al Linificio di Cassano d’Adda.

Era un ragazzino molto vivace e si meritò presto il soprannome di “Tulen” – che in dialetto significa “latta” a causa della sua abitudine di palleggiare con qualsiasi oggetto metallico che potesse rotolare.

La sua vocazione calcistica iniziò giocando nelle file della “Carlo Tresoldi”,con un premio di 10 lire a partita. Atleta originale e guizzante, fu notato da un suo compaesano che lavorava all’Alfa Romeo di Arese e grazie al quale ottenne un posto nella squadra aziendale nonché un posto di lavoro da meccanico. Nello stesso periodo ricevette un’offerta dal Milan, con la opportunità di giocare in Serie A.

Nel 1939 fu chiamato alle armi nella Regia Marina, a Venezia dove conseguì la licenza elementare frequentando una scuola serale e la sua passione per il pallone lo pose ancora una volta all’attenzione degli sportivi. Al provino per il Venezia calcio, si presentò giocando a piedi nudi, avendo lasciato intenzionalmente gli scarpini personali a casa per non rovinarli. Debuttò in Serie A il 31 marzo1940 in Lazio-Venezia (1-0) e nel 1941, sempre con il Venezia, vinse la Coppa Italia, in finale sulla Roma.

Nel 1942 venne acquistato dal Torino – squadra alla quale associò per sempre il suo nome – con un ingaggio di 1250000 lire (equivalenti a 700.000€ circa). Con il suo arrivo il Torino fu la prima squadra a fare la doppietta Campionato-Coppa Italia e Mazzola in quest’ultima divenne capocannoniere con cinque reti.

Esordì in Nazionale nel 1942; nel 1947 indossò per la prima volta la fascia di Capitano.

Sempre nel 1942, Mazzola si sposò con Emilia Ranaldi, che gli diede i due figli Ferruccio e Sandro (entrambi calciatori); il matrimonio fu annullato nel 1947 da un tribunale rumeno.

Nella stagione 1945-1946,il Torino, in una partita sconfisse la Roma per 7-0 realizzando sei reti in tredici minuti: era nato il quarto d’ora granata, cui Mazzola dava inizio rimboccandosi le maniche.

Nella stagione 1946-1947 Mazzola, partito come capitano, nella partita Torino-Vicenza, (6-0) fu autore della tripletta più veloce della storia del calcio italiano, realizzando tre reti in tre minuti, dal 29′ al 31′.Nel campionato 1948-1949 Mazzola non volle adeguarsi alle condizioni di reingaggio che la società gli propose. Il presidente Novo non voleva fare differenze tra i suoi calciatori; furono così i suoi compagni a convincere Novo ad aumentargli lo stipendio.

Il primo maggio 1949, i Granata volarono a Lisbona per un’amichevole contro il Benfica, partita organizzata da Mazzola per l’addio al calcio dell’amico Francisco Ferreira, capitano della nazionale portoghese.

Il 4 maggio1949, durante il viaggio di ritorno, in condizioni di scarsa visibilità per una nebbia fitta, l’aereo che trasportava la squadra, i dirigenti e i giornalisti si schiantò alle ore 17:05 contro il muro della Basilica di Superga, provocando la morte di tutte le 31 persone a bordo.

È sepolto al cimitero monumentale di Torino. Cassano d’Adda gli ha dedicato una via, lo stadio della città e una squadra di calcio.

Ing. Roberto Maviglia, Sindaco di Cassano d’Adda