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A CATANZARO CELEBRATO IL 25 APRILE

Presente storico partigiano Carlo Manente

di REDAZIONE

 CATANZARO  – 26 APRILE 2018 – Il richiamo al rispetto dei valori della liberta’ e della democrazia e il toccante omaggio a Carlo Manente, partigiano calabrese sopravvissuto all’eccidio nazifascista del 22 marzo 1944 a Tolentino nelle Marche: sono stati questi i due tratti salienti che hanno caratterizzato le celebrazioni della Festa della Liberazione a Catanzaro.

 “Il 25 aprile – ha detto il prefetto di Catanzaro, Francesca Ferrandino – e’ un fatto storico e umano che coinvolge tutti, coinvolge un paese intero e coinvolge la regione Calabria. Lo dobbiamo celebrare con la convinzione che soltanto coltivando la memoria con coerenza, memoria e impegno possiamo creare una saldatura, non di forma, ma di sostanza con le giovani generazioni: e’ un compito, questo, che spetta a tutte le istituzioni”.

 Alla cerimonia hanno preso parte le massime autorità militari, civili e religiose del territorio di Catanzaro e anche una folta delegazione provinciale dell’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani, lodata dal prefetto di Catanzaro per il suo impegno nella difesa dei principi della Costituzione.

 Le celebrazioni della Festa di Liberazione a Catanzaro hanno seguito il classico protocollo, con il picchetto d’onore passato in rassegna dal prefetto Ferrandino, con il saluto alle associazioni combattentistiche, con l’alzabandiera e con la deposizione, da parte del prefetto, di una corona di fiori sotto il monumento che ricorda le vittime della guerra.

Molto commovente e’ stato infine l’abbraccio conclusivo tra il prefetto Ferrandino e il partigiano Carlo Manente, oggi 94enne, residente a Catanzaro: “Manente – ha rilevato il prefetto Ferrandino – e’ una figura che ha un grandissimo significato per la Calabria, per le Marche e per il Paese intero, come tutte quelle che hanno combattuto per la nostra liberta’ anche a prezzo della vita”.