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EPIFANIA, AD AMARONI LE FESTE SI CHIUDONO CON IL CONCOSRSO “PRESEPI APERTI”

Don Roberto Corapi: “Gesù rimanga nei nostri cuori”

 di Franco POLITO

AMARONI (CZ) – Anche ad Amaroni si concludono con l’Epifania del Signore le feste del Natale.

 Una celebrazione eucaristica, la distribuzione della paglia benedetta, una piccola processione con Gesù Bambino e la premiazione del concorso dedicato ai presepi segnano l’inizio del “nuovo periodo”

 Nel corso della sua omelia il parroco don Roberto Corapi si sofferma sulla stella che guida i Magi verso Gesù Bambino.

 «Quella stella che dobbiamo seguire tutti noi per adorare il Bimbo Gesù – afferma il sacerdote -. Anche noi come i Magi offriamo a Gesù la nostra vita, le paure e le ansie della vita».

 Al termine della funzione religiosa don Roberto ripropone la piccola processione che si svolgeva anticamente con Gesù Bambino e la distribuzione della paglia, quella stessa paglia che ha riscaldato Gesù è che riscalda i nostri cuori.

 Subito dopo, alla presenza del sindaco Gino Ruggiero, la premiazione del concorso “Presepi aperti”, iniziativa ideata dal sindaco Rocco Devito e che il giovane parroco ha ripreso dopo trenta anni dal varo.

 Ben ventisette i partecipanti, tutti belli ì presepi.

 Primo classificato il “Presepe in valigia”, omaggio all’emigrazione,  realizzato dal giovane Antonio Panaia emigrato in Svizzera; al secondo posto la signora Anna Maria Inserra, vedova Bova; al terzo posto la famiglia Paolo Scicchitano e i suoi bambini.

 Soddisfatto, don Roberto ringrazia tutti. Un ringraziamento particolare il parroco lo indirizza al Consiglio Regionale della Calabria per il patrocinio concesso all’iniziativa.

 Al suono delle zampogne, con atmosfera tutta speciale, don Roberto ribadisce che «se l’epifania porta le feste via, Gesù però deve rimanere nel nostro cuore perché se va via da noi, siamo rovinati. La nostra vita non ha più senso senza di lui.

 Sono certo che lui non va mai via, siamo noi che andiamo via da lui perché abbiamo paura della luce, abbiamo paura della verità, abbiamo paura di percorrere la sua via, via che ci porta alla salvezza».