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118, IL SINDACO DI CARDINALE SCRIVE ALLA REGIONE E ALL’ASP

Staglianò: “In due interventi sul nostro territorio le ambulanze sono arrivate in ritardo”

di Franco POLITO 

CARDINALE (CZ) – 10 SETTEMBRE 2020 – Servizi 118, il sindaco Danilo Staglianò scrive al Dipartimento Salute della Regione Calabria e all’Asp di Catanzaro.

«Nel giro di poco più di un mese,  e con estrema costernazione –  sottolinea Staglianò nella missiva –  la comunità Cardinalese ha dovuto assistere a due eventi che hanno ingenerato allarme e sconcerto, e per i fatti in sé,  e per le dinamiche concomitanti e successive al loro accadimento.

Il primo ha visto la morte di un concittadino a seguito di incidente stradale avvenuto in tarda serata.

Il secondo, fortunatamente senza gravi conseguenze per quanto ne sappiamo ad oggi, ha riguardato una signore che accidentalmente è caduta da una pianta di fico di sua proprietà, in seguito alla rottura di un ramo».

Staglianò aggiunge: «In tutti e due i casi abbiamo dovuto constatare il notevole ritardo con cui le autoambulanze sono arrivate sul posto.

Nel secondo caso si parla di un quasi due ore talché anche  l’aeromobile già arrivato ha dovuto attendere per poi farsi carico del trasporto dell’infortunata presso il nosocomio di destinazione.

Pare che in quest’ultimo caso l’automezzo di soccorso di arrivato da Girifalco …!»

Il primo cittadino evidenzia come «per la gente che ha assistito agli eventi, già dispiaciuta per i fatti in sé, l’aspetto più serio e allarmante è stato proprio quella che ha riguardato i ritardi dei soccorsi, talché certamente ognuno degli astanti avrà pensato: “ … E se dovesse succedere a me?”

Sappiamo, inoltre, che il pronto soccorso della casa della Salute di Chiaravalle Centrale di notte non è più operativo».

Quindi conclude: «Sulla spinta di queste considerazioni, nonché delle osservazioni pervenuteci dai molti cittadini, vogliamo sensibilizzare codesta autorità affinché rivedano i piani di dispiegamento dei mezzi di soccorso, ottimizzandoli sia nel numero che nell’impiego, un modo da evitare che al danno (il fatto in sé) si aggiunga la beffa dell’eventuale decesso di sventurati soggetti».